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Chi è e che cosa fa il writer coach?

05/20/2024

Writer Coach: il professionista della scrittura

Lo scrittore può avvalersi dell’aiuto di diverse figure professionali che entrano in gioco in fasi differenti della composizione del suo libro (da qui in avanti, il termine “libro” sarà utilizzato per indicare sia un romanzo che un saggio).

Se l’editor e il correttore di bozze intervengono a libro ultimato, il writer coach è un professionista della scrittura che affianca l’autore durante la stesura o, perché no, ancora prima, e cioè quando chi scrive ha solo un’idea e si trova in difficoltà davanti alla pagina bianca.

Ma a cosa serve esattamente il writer coaching?

Il writer coaching si rivolge a coloro che desiderano migliorare le proprie capacità di scrittura, affrontare blocchi creativi o delineare una strategia editoriale efficace. Il writer coach non solo fornisce consulenza sulla struttura e lo stile del testo, ma aiuta anche a sviluppare una visione chiara del progetto editoriale.

Quindi, che cosa fa un writer coach?

Oltre a offrire supporto tecnico e creativo, questa figura professionale incoraggia lo scrittore a esplorare nuove prospettive e a superare le sfide che possono insorgere lungo il percorso della scrittura.

Qualsiasi aspirante scrittore, che si tratti di un autore esordiente o di un professionista consolidato, può trovare vantaggioso collaborare con un writer coach per affinare le proprie competenze e portare il proprio progetto editoriale al livello successivo.

Writer coaching e supporto emotivo all’autore

Per la mia esperienza, il writer coach non fornisce soltanto un aiuto con lo svolgersi della trama, la caratterizzazione dei personaggi o nel trovare una chiave narrativa che rispecchi la voce di chi scrive, ma può fornire anche un vero e proprio supporto emotivo nella scrittura, che arriva nei momenti in cui si è in crisi e si pensa solo a mollare.

Inoltre avere una figura professionale a cui dover inviare materiale con determinate scadenze è un ottimo modo per evitare di procrastinare!

Una delle maggiori preoccupazioni di chi scrive, specie all’inizio è: ma la mia storia, funziona? Potrebbe piacere? Risulta interessante?

Questi dubbi, più che legittimi, sono l’anticamera del temutissimo “blocco dello scrittore”. Avere un coach, esattamente come succede nello sport o anche in altri ambiti professionali, serve per mantenere il focus sugli obiettivi prefissati, ma anche per non cadere nel vortice di un’autocritica distruttiva che non porta mai a niente di buono.

Come lavora il writer coach?

Il percorso di writer coaching è lastricato di domande, di scambi. È un continuo confronto che, per funzionare, deve essere il più possibile aperto e sincero.

Così come lo scrittore non deve avere il timore di porre delle domande e di mettersi in discussione, il writer coach deve porsi in ascolto attivo per sciogliere dubbi di tipo professionale ma anche per fornire un sopporto per i momenti di scoraggiamento.

Diciamo, quindi, che il lavoro del writer coach non si limita all’articolazione di una scaletta e la compilazione di un calendario fitto di scadenze.

Writer coaching: il percorso emotivo della scrittura

Per quella che è la mia esperienza, si tratta di un percorso emotivo molto intenso, che porta a un risultato solo se si è pronti ad andare oltre l’esercizio di stile e a riempire di sé ogni parola scritta.

Lavorare in affiancamento alla stesura di un libro rende anche più agevole la successiva fase di editing, che sarà meno invasivo proprio perché larga parte dei problemi sono già stati risolti in divenire. A esempio si possono prevedere ed evitare dei buchi di trama, delle incongruenze, degli appesantimenti, delle interruzioni del ritmo narrativo e così via.

L’autore affiancato da un writer coach riuscirà anche ad auto-correggersi durante la stesura, affinando la sua tecnica di scrittura e ad acquisire una maggiore sicurezza sia per il completamento dell’opera che per la stesura delle successive.

Attenzione, però, a non confondersi: il writer coach non si sostituisce all’autore. È un aiuto in parallelo, non un ghostwriter!

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