Eventi e incontri
Libreria Tra Le Righe
08/02/2025|18:00 - 19:00
Presentazione del romanzo “Il mantello di Rut” di Paolo Rodari (Feltrinelli) sabato 8 febbraio alle 18.00 presso la libreria Tra le Righe (viale Gorizia 29).
Paolo Rodari, giornalista e vaticanista, scrive sulla cosiddetta “Shoah romana” ispirandosi a una storia vera: un gruppo di bambine ebree salvate da un prete cattolico che le ha nascoste in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – nella chiesa della Madonna ai Monti.
Scritto sotto forma di una lunga lettera di un prete che racconta la sua vera storia alla bambina ebrea che ha salvato, “Il mantello di Rut” parla di fede, vocazione, spiritualità e amore, e spinge a interrogarsi sulle responsabilità del Cristianesimo per l’antisemitismo.
TRAMA – Roma, 1926. Remo ha appena dodici anni quando la madre lo lascia davanti all’ingresso del Seminario Pontificio, vicino alla basilica di San Giovanni in Laterano. Rimasta da poco vedova, con quattro figli da sfamare, non ha avuto altra scelta che affidarlo alla Chiesa. Nel 1943, mentre la città è occupata dai tedeschi, è un’altra madre a cambiare per sempre la vita di Remo. Un incontro che farà vacillare tutte le sue certezze. Lui è diventato il parroco di una chiesa nel quartiere Monti, accanto al Collegio dei Catecumeni. Lei è Rachele, giovane vedova che una notte, poco dopo il famigerato rastrellamento al Portico di Ottavia, gli affida la piccola Aida perché la prenda sotto il suo mantello e la protegga finché lei non sarà tornata. Remo e Aida la aspetteranno per anni. Ispirato a fatti realmente avvenuti durante la Shoah romana, quando venti bambine ebree riuscirono a salvarsi dalla deportazione grazie all’aiuto di un prete e di alcune suore che le nascosero in una stanza segreta – ancora oggi visitabile – ricavata sotto
la cupola della chiesa della Madonna dei Monti, Il mantello di Rut, che nella Bibbia evoca fedeltà e protezione, è la struggente lettera che Remo, ormai anziano, decide di scrivere ad Aida per raccontarle di quei mesi. Una storia che si fa confessione di un amore impossibile e di uno straordinario atto di fede, perché la promessa fatta a Rachele segnerà il suo destino. Con mano sapiente e delicata, Paolo Rodari spinge il lettore a porsi una domanda
cruciale: fino a che punto è giusto sacrificarsi per amore?
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